Tutti noi abbiamo almeno un dispositivo elettronico abbandonato in un cassetto o in uno scatolone relegato in soffitta, in attesa di capire come smaltirlo, senza sapere che abbiamo tra le mani una risorsa fondamentale che stiamo tenendo inutilizzata.
I RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche contengono al loro interno diversi metalli preziosi, quali oro, argento, rame e palladio, che grazie al processo di recupero e riciclo, possono essere reintrodotti nel sistema produttivo, contribuendo all’economia circolare, evitando nuove estrazioni e favorendo un’autonomia strategica.
Società Canavesana Servizi Spa sta, proprio in queste settimane, strutturando diverse attività legate alla realizzazione del progetto Rigeneraee, finanziato dal Centro di Coordinamento RAEE, che prevede, da un lato, l’attivazione di una micro-raccolta di prossimità di piccoli rifiuti elettronici nelle scuole medie del territorio e nei Comuni serviti con più di 2000 abitanti e, dall’altro, iniziative di comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, agli stessi Comuni, ai docenti e agli studenti.
All’interno del progetto sono, inoltre, previsti diversi laboratori nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per formare e informare gli studenti sull’importanza di conferire i RAEE separatamente e sulla diffusione di una cultura del corretto riciclo e recupero dei dispositivi elettronici quando diventano un rifiuto.
“Lavorare con e per le scuole del nostro territorio è per la nostra Società una priorità da sempre, ci racconta l’Ing. Grigolon, direttore generale di Società Canavesana Servizi spa. Il lavoro con gli studenti e gli insegnanti ci permette di raggiungere, in primo luogo, gli studenti con cui condividere informazioni, buone pratiche, stili di vita e consumo responsabili. Indirettamente dialoghiamo anche con le famiglie a cui, speriamo, gli studenti possano restituire in tutto o anche solo in parte l’esperienza condivisa con i nostri esperi in classe. Anche il dialogo e il confronto con i docenti è fondamentale per poter costruire nuove attività e percorsi che, attraverso anche linguaggi e strumenti nuovi, possano essere accattivanti e coinvolgenti per i bambini, i ragazzi e i giovani del nostro territorio. La sinergia e la condivisione sono quindi il punto di partenza da cui parte SCS per entrare sempre più in contatto con il territorio, a partire dal futuro, il nostro, ma soprattutto quello delle nuove generazioni che sono e saranno il nostro domani.”
Nei giorni scorsi, le classi quarte e quinte dell’IIS Olivetti e dei licei Gramsci e Botta di Ivrea hanno avuto modo di scoprire di più sulle realtà legate al recupero dei RAEE, grazie agli incontri in cui con l’intervento di Società Canavesana Servizi e Osai GreenTech, si è riusciti a rappresentare lo spettro completo della gestione del ciclo dei RAEE.
OSAI Green Tech SB S.r.l., quale società benefit, persegue, tra gli scopi di beneficio comune, il miglioramento nella gestione dei rifiuti della comunità e per questo si pone l’obiettivo di divenire propulsore del miglioramento ed incremento del riciclo e del recupero efficiente dei rifiuti sul territorio, al fine di favorire la transizione verso modelli economici più circolari volti alla valorizzazione del rifiuto con particolare focus sui RAEE.
Giorgio Canori, Technical Sales della Società Benefit appartenente al Gruppo Osai ha avuto l’opportunità di spiegare ai ragazzi e alle ragazze coinvolti nel progetto come l’azienda applichi l’automazione nel mondo del riciclo e del sistema RE4M – Recycling for Manufacturing, il primo impianto industriale al mondo completamente automatizzato e a basse emissioni in grado di produrre 200 kg di oro etico all’anno a partire da 300 tonnellate di schede elettroniche trattate. “L’economia circolare è la strada giusta da percorrere e il rapido turnover dei dispositivi elettronici sta creando una sfida ambientale sempre più pressante. I giovani sono pronti ad innescare una vera e propria rivoluzione verde ed è giusto confrontarsi con loro e far comprendere quale fonte preziosa di materiali siano i RAEE.”
“Non bisogna dimenticare un aspetto fondamentale, prosegue l’ing Grigolon. Conferire correttamente i rifiuti elettronici, non abbandonarli nell’ambiente, utilizzare tutti gli strumenti oggi a disposizione per riciclarli nel modo più efficace ed efficiente, sono il presupposto perché i sistemi innovativi progettati da Osai possano operare.”
Oggi gli strumenti per poter conferire correttamente i rifiuti elettronici ci sono e sono diversi: posso portarli nei vari centri di raccolta del territorio, consegnarli al negoziante quando compro un nuovo apparecchio (1 contro 1), portare i piccoli RAEE nei grandi negozi di elettrodomestici, anche se non compro un nuovo dispositivo (1 contro 0).
E se frequento le scuole secondarie di primo e secondo grado o abito in uno dei Comuni del territorio SCS con più di 2.000 abitanti? Ora ci sarà anche un contenitore a scuola o in Comune disponibile per portare i piccoli RAEE, come smartphone, spazzolini elettrici, auricolari, tastiere, mouse, caricabatterie, bilance, calcolatrici, etc. Fondamentale, ogni volta che si conferiscono queste tipologie di rifiuti togliere le pile, le custodie e gli eventuali sacchetti che utilizzo per trasportarli fino al bidone.
E a proposito di processi sostenibili e virtuosi, anche i nuovi progetti di Osai GreenTech guardano al futuro. Dopo la sfida con il trattamento delle schede elettroniche, l’azienda è ora in fase di studio di una nuova tecnologia efficace, efficiente a basso impatto ambientale per la valorizzazione dei rifiuti da fotovoltaico, capace di coniugare automazione industriale e innovazione. Una risposta concreta al problema del trattamento dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Si stima infatti che entro il 2050 ci saranno oltre 78 milioni di tonnellate di vecchi pannelli, dai quali sarà fondamentale recuperare quanti più materiali possibili e riutilizzabili: metalli preziosi, tra i quali argento e rame, e materie prime seconde, tra le quali il vetro, da reinserire all’interno dei cicli produttivi.