Anche per quest’anno si sono concluse le attività di didattica svolte da SCS nelle varie scuole del territorio ed è stato un boom di adesioni e partecipazione dall’infanzia alla scuola superiore, fino alla facoltà di infermieristica e ai Centri Provinciali di Formazione per Adulti (CPIA).
È un appuntamento che si rinnova ogni anno, quello con i nostri laboratori e, mai come quest’anno, sono stati raggiunti capillarmente tutti i comuni in cui si collocano i vari plessi scolastici e tutte le fasce di età. Ma vediamo qualche dato.
Complessivamente sono stati svolti 216 laboratori e raggiunti oltre 4700 studenti, di cui quelli della scuola primaria rappresentano quasi il 30%, le scuole medie il 26.8%, quest’anno superate dagli studenti delle scuole superiori (32.63% circa). Hanno partecipato anche 240 bambini delle scuole dell’infanzia e 130 adulti frequentanti il CPIA e la facoltà di scienze infermieristiche.
Al termine degli incontri, gli insegnanti hanno compilato una valutazione legata non solo al kit didattico e ai materiali forniti, ma anche all’utilità percepita rispetto alla crescita di competenze degli allievi, alla coerenza con il programma scolastico e all’applicabilità con le varie materie di studio e i punteggi medi attribuiti hanno superato per il 79% dei docenti, in una scala tra 1 e i 5, i 4 punti.
Per ogni fascia di età sono stati pensati e proposti temi diversi che potessero mettere in gioco abilità, competenze e capacità degli studenti, ma, nello stesso tempo, fornire degli strumenti concreti di conoscenza sulla sostenibilità ambientale e dell’impatto che le nostre scelte di consumo e di vita hanno sull’ambiente.
Attraverso l’apprendimento dell’importanza del riutilizzo, della riduzione nella produzione dei propri rifiuti, dell’importanza della raccolta differenziata come fonte di approvvigionamento di materie prime, si è voluto lavorare con gli studenti sul concetto di sostenibilità non solo legata all’ambiente, ma anche all’economia, all’adozione di nuovi modelli di sviluppo e di consumo. L’essere sostenibili, quindi, come scelta di vita tradotta in comportamenti quotidiani e concreti, come la riduzione dello spreco alimentare, l’acquisto di prodotti e servizi che mettano in pratica i principi dell’economia circolare, la maggiore diffusione del compostaggio domestico, la corretta gestione dei rifiuti prodotti ogni giorno sono solo alcuni esempi dei contenuti condivisi in questo anno scolastico con i bambini e i giovani del nostro territorio.
Con alcune scuole sono stati poi pensati percorsi paralleli, ma complementari rispetto alle attività didattiche principali come il concorso per la realizzazione di un manifesto di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata realizzato con l’Istituto Cena di Ivrea, l’attivazione di una raccolta dedicata ai piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nelle scuole superiori, la partecipazione all’Eco-comitato creato dall’Istituto Martinetti di Caluso.
Attraverso i laboratori, quindi, l’obiettivo è far capire alle nuove generazioni che abbiamo un solo Pianeta e che le risorse che abbiamo a disposizione sono limitate.
Tocca a tutti noi plasmare ex novo il rapporto tra uomo e ambiente per imparare a rispettare la natura e a tutelarne la bellezza, varietà e ricchezza. Filo conduttore dei laboratori è stata la valorizzazione dell’importanza della raccolta differenziata, spesso percepita come qualcosa che “si deve fare”, senza coglierne però la grande importanza non solo in termini di igiene decoro e pulizia del territorio cittadini, ma anche per il recupero di materie prime oggi più che mai preziosissime, soprattutto in un territorio come l’Italia in cui sono scarsamente presenti.
Per questo con i ragazzi più grandi (scuole medie e superiori) si è iniziato a collegare il concetto di sostenibilità con la componente economica e con la dimensione europea per allargare lo sguardo ad un contesto più ampio che spazia dall’agenda 2030 al Green Deal Europeo.
Non è sicuramente un caso se la gestione dei rifiuti urbani rientra in tutti i documenti legati alla sostenibilità e se anche le attività proposte nell’ambito dell’educazione ambientale di SCS puntano, anche con bambini molto piccoli, a parlare di riutilizzo, di riduzione dei rifiuti e di reimpiego creativo degli oggetti di uso comune, allungandone sempre di più il ciclo di vita.
Tanto lavoro sicuramente c’è ancora da fare, ma proprio le nuove generazioni sono il motore di un cambiamento che è prima di tutto culturale e di approccio verso il mondo dei rifiuti, sempre più risorsa preziosa e sempre meno materiale di scarto.
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Pagina aggiornata il 09/06/2022