Si chiude l’anno scolastico 2022-2023 e così gli incontri di laboratorio di educazione ambientale di Società Canavesana Servizi organizzati in tutte le scuole del territorio dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, oltre alla formazione rivolta agli adulti della scuola di infermieristica e ai Centri Provinciali di Formazione per Adulti (CPIA).
Quest’anno hanno fatto richiesta la totalità degli Istituti Comprensivi e tutte le scuole superiori hanno dato grande risposta coinvolgendo diverse classi nella proposta didattica.
Ecco alcuni numeri: 257 laboratori, oltre 5000 studenti coinvolti, di cui la primaria rappresenta il 40% del totale degli allievi che hanno partecipato (121 laboratori con 2022 bambini) e, a seguire, le scuole superiori (39 incontri con 1300 ragazzi), le scuole secondarie di primo grado (65 laboratori e 1149 alunni) e le scuole dell’infanzia con oltre 380 bambini.
Anche le scuole rivolte a un target adulto hanno confermato l’interesse per la sensibilizzazione ambientale e, in particolare per il tema della corretta raccolta differenziata: il Centro di Formazione per Adulti ha ritenuto che questo argomento potesse contribuire a potenziare le competenze di cittadinanza, mentre per gli studenti di scienze infermieristiche è stata un’opportunità per migliorare la gestione, soprattutto di chi è coinvolto nell’assistenza domiciliare degli anziani e degli adulti in difficoltà.
Società Canavesana Servizi, inoltre, negli ultimi anni ha organizzato un incontro di formazione on line prima dell’avvio delle adesioni per permettere al personale docente non solo di capire le modalità di partecipazione, ma anche di approfondire un tema specifico che riguardi il mondo complesso e diversificato della gestione dei rifiuti (il green deal europeo, il ciclo del rifiuto, la filiera del riciclo, la trasformazione dei rifiuti). Successivamente all’incontro, ogni insegnante ha potuto scegliere un laboratorio tra quelli previsti nella proposta e definire data e orario dell’incontro.
Gli argomenti della proposta sono suddivisi per fascia di età e per argomenti e hanno permesso di affrontare con linguaggi e metodi adattati ad ogni target non solo il tema della raccolta differenziata, ma anche il riutilizzo, il riciclo, la gestione dell’organico e la creazione del compost, fino ad arrivare con gli studenti più grandi a trattare l’economia circolare, il green deal europeo, il life cycle assesment per avere una visione sempre più ampia e a 360° della gestione del rifiuto.
“Per noi è fondamentale lavorare con e per le scuole, sottolinea il direttore generale di SCS Andrea Grigolon, perché ci permette sicuramente di intercettare non solo i ragazzi, ma anche le famiglie che dietro ogni ragazzo sono presenti e con questo cercare di migliorare le performance ambientali del nostro territorio. Ma non solo. Affrontare argomenti diversificati attraverso l’educazione ambientale, ci permette anche di mettere in luce quanto ormai ricondurre il mondo dei rifiuti alla sola raccolta differenziata sia ormai riduttivo. Bisogna allargare lo sguardo e comprendere che il ruolo del cittadino è il primo fondamentale passo di un percorso che inizia con la corretta separazione dei rifiuti, passa per un buon servizio di raccolta, ma prosegue in un vero e proprio viaggio che trasforma ciò che prima era rifiuto in una nuova risorsa.”
La vera sfida, quindi, è scardinare il preconcetto di una gestione semplificata dei rifiuti, introducendo nuovi argomenti e materiali che facciano comprendere quanto la vera priorità sia oggi non solo gestire bene i rifiuti prodotti, ma anche riutilizzare il più possibile, allungare la vita degli oggetti e renderli sempre più facilmente riparabili e recuperabili.
Oltre alla tradizionale proposta laboratoriale, quest’anno alle scuole primarie e medie è stata anche offerta la possibilità di partecipare gratuitamente ad uno spettacolo teatrale Il pianeta lo salvo io, partendo dall’idea che il coinvolgimento di ognuno di noi nella scelta dei comportamenti individuali, può incidere sul degrado ambientale, sull’inquinamento, su quanti rifiuti produciamo e quante risorse sprechiamo. Anche qui grande interesse e risposta del territorio con 15 plessi coinvolti e oltre 400 studenti partecipanti.
Anche quest’anno SCS ha, inoltre, aperto le porte dell’azienda organizzando 12 visite al centro di raccolta di Ivrea, facendo vedere da vicino ai bambini delle scuole primarie come funziona il centro, ma anche la vita quotidiana degli operatori addetti alla raccolta. Per far toccare con mano come vengono utilizzati i contenitori del territorio e quanti e quali errori fanno i cittadini ogni giorno nel fare la raccolta differenziata, inoltre, sono stati organizzati 5 svuotamenti delle campane degli imballaggi in plastica e metallo che hanno confermato le grandi difficoltà nel gestire correttamente questo tipo di rifiuto (tanti gli errori di conferimento rilevati dai bambini tra cui sacchi di organico, indifferenziato, indumenti, secchi etc).
“Ogni anno cerchiamo di diversificare la nostra proposta, conclude il direttore SCS, ideando non solo argomenti nuovi, ma anche linguaggi, canali di comunicazione e progetti che permettano di avvicinare i giovani ad una gestione dei nostri rifiuti sempre più sostenibile. In questo gli insegnati del nostro territorio si sono rivelati da sempre un interlocutore appassionato, competente e sensibile che ogni anno rinnova la fiducia nei nostri confronti, dandoci la grande responsabilità di condividere un piccolo tratto del lungo percorso di educazione dei giovani cittadini e per questo non possiamo che ringraziarli”.
A settembre verranno presentati i laboratori del nuovo anno scolastico e SCS attende con rinnovato entusiasmo la partecipazione del proprio territorio per condividere il rispetto per l’ambiente, l’importanza della prevenzione e della riduzione dell’inquinamento ambientale e come sprecare meno risorse, concetti questi da cui non ci si può esimere per poter formare dei cittadini consapevoli e in grado di agire un domani per il bene della comunità.
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Pagina aggiornata il 26/06/2023