Società Canavesana Servizi ha dato il via a una nuova linea strategica a partire dall’anno scorso per ridefinire e riorganizzare il sistema di raccolta del nostro territorio con l’approvazione il 30 settembre 2024, da parte dell’assemblea soci costituita da tutti i Comuni, del piano industriale (approvazione unanime tranne un Comune astenuto).
Il piano strategico nasce fondamentalmente da tre esigenze coesistenti e necessarie. Prima necessità rispettare gli obiettivi imposti dal PRUBAI (Piano Regionale Rifiuti Regione Piemonte) per la percentuale di raccolta differenziata e per il rifiuto indifferenziato pro capite (nel 2035: 82% di raccolta differenziata, oggi il nostro territorio è al 71%; 90 kg ad abitante all’anno di produzione di rifiuto indifferenziato, oggi siamo a oltre 150). Seconda necessità, dare ordine e organizzazione a un sistema di raccolta in cui coesistono ben tre diversi sistemi. Terza necessità migliorare non solo la quantità di rifiuti differenziati raccolti, ma anche la qualità, lavorando su una costante e crescente responsabilizzazione dell’utente.
Tra i principali elementi di cambiamento proposti nel piano si ricorda il passaggio delle frazioni indifferenziato e carta al sistema delle campane ad accesso controllato (con l’utilizzo di un ciondolo o una tessera elettronica); gli imballaggi in plastica e metallo saranno, invece, raccolti con il porta a porta in appositi sacchi, mentre resta invariata la raccolta con campane stradali per gli imballaggi in vetro che rimarranno senza accesso controllato (esattamente come nel sistema attuale).
La raccolta dell’organico diventa stradale per tutti i Comuni, ma in quelli attualmente a sistema “Isobarone” (in cui la raccolta dell’organico viene effettuata con il porta a porta attivato solo su richiesta degli utenti) l’apertura del contenitore avverrà con chiave per permetterne l’utilizzo ai soli utenti che non fanno il compostaggio domestico.
Prima e durante la fase di elaborazione del piano si sono svolti svariati incontri di condivisione e concertazione con il Consorzio Canavesano Ambiente, i principali Comuni soci e il Comitato di Controllo Analogo Congiunto, quest’ultimo, per statuto, organo societario di rappresentanza dell’intero territorio servito. All’approvazione da parte dell’Assemblea Soci, è seguito poi l’esame per l’approvazione definitiva da parte del Consorzio Canavesano Ambiente, espressione di tutti i Comuni soci, per il quale siamo in attesa della validazione conclusiva.
“Recentemente, segnala il Presidente di Società Canavesana Servizi il dott. Calogero Terranova, nei comunicati provenienti in particolare da Legambiente sono apparse alcune considerazioni che mettevano in dubbio la qualità e i risultati della sperimentazione adottata nel Comune di Banchette in cui abbiamo già concretamente attuato il sistema delle campane ad accesso controllato per tutte le frazioni di rifiuto, non solo per indifferenziato e carta come previsto dal piano in fase di approvazione. Legambiente, analizzando i dati di questo Comune, afferma che nel 2024 c’è stato un arresto e una flessione della raccolta differenziata e un aumento del rifiuto indifferenziato prodotto. In merito ai risultati del comune di Banchette e limitrofi i dati dimostrano che tra il 2023 ed il 2022 i rifiuti totali di Pavone, Ivrea e Samone, ad esempio, sono aumentati maggiormente della riduzione di Banchette stessa. Nel 2024 addirittura tutti i Comuni hanno visto un aumento dei rifiuti totali, tendenza questa che sembra caratterizzare complessivamente tutto il territorio e non esclusivamente il comune di Banchette”.
“Riteniamo, invece, fondamentale, continua il Direttore Generale l’Ing. Andrea Grigolon, analizzare i dati di miglioramento del Comune di Banchette, che, ad oggi, rispettano ampiamente i limiti di legge della Regione Piemonte. La responsabilizzazione dell’utente, tanto invocata dal Piano Regionale, ha sortito evidenti effetti nel Comune interessato. Come più volte ribadito, il sistema immaginato nel piano strategico industriale è assolutamente propedeutico all’eventuale passaggio alla tariffazione puntuale, se di volontà del Consorzio Canavesano Ambiente a cui è deputata per norma tale scelta. Tale azione non potrà che ulteriormente migliorare le prestazioni ambientali di tutto il nostro territorio. La scelta prospettata nel Piano di trasformare la raccolta degli imballaggi in plastica e metallo in un sistema domiciliare va proprio nella direzione di un maggiore controllo, una crescente responsabilizzazione dell’utente e, quindi, un miglioramento qualitativo.”
Società Canavesana Servizi spinge ormai da anni i Comuni soci verso il passaggio al sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato attraverso l’utilizzo obbligatorio da parte dei cittadini dei sacchi semitrasparenti forniti da SCS, credendo fortemente che questo incentivi gli utenti ad una maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti e nella loro riduzione quantitativa. E il piano strategico non implica un abbandono del progetto, perché proprio la forte azione di sensibilizzazione e educazione del cittadino al corretto conferimento insita nell’adozione del sacco arancione è un percorso che aiuta a prepara al passaggio al nuovo sistema di raccolta previsto dal piano.
“La realizzazione delle nuove strategie è un percorso lungo, prosegue Terranova, fatto di progettazione condivisa con i Comuni, di formazione e informazione rivolta ai cittadini, di iper specializzazione degli interventi attuati e che si propone anche di andare nella direzione di una maggiore tutela e sicurezza della nostra forza lavoro, in grado, con questo nuovo orizzonte, di vedere preservati i posti di lavoro e migliorate le condizioni e competenze grazie a una maggiore professionalizzazione tecnica”.
I costi di realizzazione sono stati redatti pensando a due scenari economici finanziari diversi, da un lato il mantenimento del servizio alle condizioni attuali, dall’altro il servizio trasformato del piano strategico. Come dimostrato dalle valutazioni economiche-finanziarie anche il “non fare nulla” ha dei costi che nel lungo periodo saranno addirittura maggiori del servizio trasformato. L’attenzione all’equilibrio economico finanziario è una priorità di Società Canavesana Servizi e dello stesso normatore, che si esprime per il tramite delle disposizioni dell’ente di regolazione nazionale Arera.
“Un’altra ipotesi identificata da Legambiente come fattore critico non sufficientemente ponderato nell’esame dei costi del piano strategico, osserva Grigolon, è la crescita potenziale delle tariffe del termovalorizzatore a cui viene conferito il nostro rifiuto indifferenziato e decise dall’Ente di governo regionale. Sentite le parti interessate tra cui il nostro stesso Consorzio Canavesano Ambiente e nel rispetto dei contratti in essere e delle norme di regolazione ci sentiamo di poter affermare che il nostro piano, con la riduzione del rifiuto indifferenziato stimata grazie al nuovo piano, mira appunto a ridurre l’incidenza dei relativi costi di smaltimento/trattamento, il tutto a favore dei cittadini del nostro territorio. I conti economici, anno per anno e secondo statuto, saranno valutati con la redazione dei singoli previsionali. Inoltre, il piano economico finanziario di affidamento va rivisto per norma (TUSPL – D.lgs 201/22) ogni tre anni, consentendo così il dovuto adeguamento ai fattori intervenuti nel triennio stesso”.
Il 07 aprile si è svolto presso la sede di Società Canavesana Servizi un incontro di confronto e scambio proprio con il direttivo di Legambiente che ha permesso di mettere a fuoco alcuni interessanti spunti di incontro e lavoro sinergico indirizzati soprattutto ad una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza verso il continuo miglioramento della qualità dei rifiuti. Per una Società che fa del lavoro con e per il territorio il proprio punto di forza, questo confronto rappresenta un’opportunità per condividere e individuare strategie di miglioramento, dando il giusto indirizzo alle azioni future.