Si è conclusa l’attività iniziata ad aprile per verificare i conferimenti della plastica da parte delle aziende del territorio SCS.
Il progetto si è articolato in due fasi in cui sono stati dapprima controllati i contenitori posizionati nei Comuni e, in un secondo momento, è stato selezionato un campione di aziende incontrate con specifico appuntamento con cui analizzare le criticità riscontrate nell’utilizzo del contenitore o nel rifiuto inserito. Sono state controllate 862 aziende (il 70%) e, per il 27% di queste, è emerso un uso non corretto del bidone che può avere un impatto notevole se rapportato al peso che il materiale non conforme inserito nel contenitore può comportare, rischiando di compromettere i contributi economici riconosciuti ai Comuni per il riciclo della plastica da parte di Corepla. Cavi elettrici, tubi, carta, cassette di legno, apparecchiature elettriche ed elettroniche, giocattoli, questi sono solo alcuni esempi di materiale estraneo trovato nei contenitori in uso alle aziende e che, pur essendo in plastica o metallo, non costituiscono imballaggio e quindi non sono recuperabili nella filiera del rifiuto.
La seconda fase del progetto ha previsto la calendarizzazione di appuntamenti con le utenze che avevano presentato una o più tra le seguenti criticità: impossibilità di svuotamento dei contenitori per la presenza di materiale estraneo; segnalazioni ripetute nel tempo di errati conferimenti da parte degli operatori addetti alla raccolta; frequente mancata esposizione del bidone; attribuzione dubbia sugli utilizzatori del contenitore che non permettesse di risalire al reale utilizzatore.
Nel corso dell’appuntamento l’azienda ha avuto modo di visionare con una figura esperta formata ad hoc per l’attività i materiali rilevati e tracciati anche attraverso foto e di analizzare i rifiuti prodotti e quelli correttamente inseribili nel bidone. Nell’attività sono state intercettate il 46% delle aziende che hanno registrato errati conferimenti e, tra queste, è stato ritirato il contenitore per cessata attività accertata a 10.
Il non corretto inserimento di rifiuti in plastica e metallo è sembrato riconducibile, nella maggior parte dei casi, a disinformazione e difficoltà nel reperire corrette istruzioni sulle modalità di conferimento. SCS ha predisposto una sintetica guida con alcune istruzioni base su cosa sia idoneo o meno inserire nel bidone e sugli errori più comuni da evitare, non dimenticando una breve appendice anche per il circuito domestico. Il materiale informativo è stato distribuito ad ogni appuntamento a completamento dell’azione di formazione e sensibilizzazione ed è disponibile e scaricabile sul sito SCS (http://www.scsivrea.it/area-comunicazione/)
Altro elemento ricorrente emerso sia nella fase di verifica che nella fase di colloquio diretto è la presenza di contenitori esposti perennemente su strada. Il bidone, infatti, dovrebbe essere tenuto all’interno degli spazi dell’azienda, esposto esclusivamente nei giorni di passaggio e ad uso esclusivo del titolare che ne ha fatto richiesta. Un contenitore sempre esposto è di fatto accessibile anche agli utenti di passaggio che potrebbero inserire rifiuti non conformi, così come l’uso condiviso di uno stesso contenitore da parte di più attività produttive non adeguatamente formate e responsabili sul suo corretto utilizzo.
Il progetto ha permesso a SCS di verificare e monitorare un elevato numero di aziende e di sviluppare degli strumenti di comunicazione appositamente pensati e studiati per loro, avendo come focus principale il miglioramento complessivo della qualità del rifiuto da imballaggio del nostro territorio.
Un impegno questo che non solo le aziende, ma anche tutti i cittadini devono avere ben presente per poter ottenere dei risultati diffusi e costanti nel tempo e ricadute positive sull’ambiente e sul territorio
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Pagina aggiornata il 07/06/2021